Oggi come oggi l’attività di catering sembra attirare moltissime persone. Si tratta in effetti di un’attività molto interessante che coniuga la passione per la ristorazione, l’iniziativa, l’impegno. Ovviamente questa attività richiede anche un po’ di pazienza, almeno all’inizio, per ottenere tutti i documenti che sono necessari per aprire un’attività di catering aziendale.
Essendo un lavoro a contatto con cibo e bevande, esso richiede una serie di documentazioni e di licenze che devono essere richiesti prima di iniziare. Per evitare di perdere tempo, è bene sapere fin da subito quali licenze servano per aprire un’attività di catering.
La prima licenza per l’attività di catering è quella di tipo commerciale, che deve essere richiesta alla Camera di Commercio del luogo dove si vuole lavorare.
Alla Camera di Commercio si chiedono i moduli di richiesta e si possono ottenere tutte le informazioni necessarie per cominciare il proprio lavoro come agente di catering.
Una volta richiesta la licenza per l’attività commerciale, bisogna andare al Comune di residenza e sottoscrivere la DIA, cioè la Denuncia di Inizio Attività per quanto riguarda le attività alimentari.
In genere sul sito del Comune è possibile scaricare il modulo di sottoscrizione della DIA.
A questo punto rimane da chiedere anche l’autorizzazione dell’ASL, trattandosi di un’attività inerente a cibo e bevande.
Dovete recarvi alla ASL locale, che vi rilascerà l’autorizzazione di volta in volta diversa a seconda del tipo di attività di catering che effettuate (per esempio se avete la cucina in casa, o se vi appoggiate ad un ristorante e via dicendo). Si tratta dell’HACCP, un protocollo indispensabile per la sicurezza alimentare.
L’ASL ha il compito di accertare che tutte le norme igieniche e sanitarie siano state rispettate, sia nella preparazione degli alimenti che nella sicurezza dei mezzi di trasporti impiegati, che nelle strutture dove si lavora.
Se si opta per la preparazione degli alimenti nella propria cucina, bisogna sapere che ci sono delle condizioni molto rigide da rispettare, come il fatto che la cucina non può essere più piccola di 25 metri, deve rispettare determinati canoni e ovviamente (questo in tutti i casi) il manuale HACCP di igiene deve essere sempre rispettato.
Prima di iniziare l’attività di catering, è necessario spesso partecipare ad un corso sulla somministrazione di alimenti e di bevande. Tutte le informazioni in merito possono essere assunte presso la Camera di Commercio locale. Una volta soddisfatti tutti i requisiti e richieste le licenze, sarà possibile iniziare l’attività.