Principali differenze tra i ventilatori centrifughi e i ventilatori assiali

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Per procedere all’implementazione di un sistema di areazione aziendale può esserti utile leggere quest’articolo, qui potrai comprendere quali sono le principali differenze tra un ventilatore assiale e un ventilatore centrifugo.

In generale abbiamo diverse varianti di ventilatori industriali (su https://ventilazionesicura.it/ trovi molti consigli utili), per poter rispondere in maniera più precisa a tutte le necessità. Ma di base sono presenti due tipologie: i ventilatori assiali e i ventilatori centrifughi.

Quando si parla di soffianti, aspiratori, hvac, compressori, non si fa altro che riferimento ai ventilatori industriali centrifughi o assiali, che vengono appunto utilizzati per trasportare l’aria prodotta in un ambiente industriale, o per mettere in un atto un raffreddamento della temperatura ambientale o di alcuni elementi delle macchine, con l’obiettivo di preservare la sicurezza sul lavoro.

Quali sono le sostanziali differenze tra un ventilatore assiale e un ventilatore centrifugo?

All’interno del ventilatore assiale l’aria scorre in maniera parallela rispetto all’albero, attorno al quale ruotano le pale, questa macchina è in grado di sostituire un ventilatore centrifugo, può questa attività in modo più veloce, pur occupando uno spazio inferiore.

Un ventilatore centrifugo spinge il flusso dell’aria ad angolo retto rispetto all’aspirazione della ventola, quindi le pale la fanno scorrere in maniera centrifuga verso l’uscita. La girante favorisce l’ingresso dell’aria all’interno della ventola, posta vicino all’albero, per poi direzionarla in maniera radiale all’esterno, in posizione perpendicolare rispetto alla girante.

Di seguito sono elencate le caratteristiche che contraddistinguono un ventilatore assiale da un ventilatore centrifugo:

  • diametro inferiore della girante;
  • pressione dinamica più elevata;
  • velocità operativa più elevata;
  • velocità periferica più elevata;
  • rendimento inferiore;
  • maggiore consumo energetico;
  • molto più rumoroso;
  • molto più piccolo;
  • molto più leggero;
  • meno costoso.

In seguito a questa lista si può notare la differenza del peso, della velocità e del rumore.

Con i ventilatori assiali è possibile ottenere maggiore velocità, portata e pressione, rispetto ai ventilatori centrifughi. Questo comporta però una maggiore tensione degli elementi rotanti, con una maggiore pressione da sostenere e a proposito di pressione da sostenere, i ventilatori centrifughi sono più idonei.

I ventilatori assiali producono un maggiore rumore, che richiede l’utilizzo di un silenziatore, che non è necessario nell’installazione di un ventilatore centrifugo.

Sulla bilancia degli aspetti negativi i ventilatori assiali sono meno pesanti, occupano meno spazio e costano meno, per questi motivi sono più utilizzati in caso di processi che non prevedono un’eccessiva pressione (fino a 100 mm di H2O).

Si preferisce l’uso del ventilatore assiale nel caso in cui si preferisca avere la compresenza sia della bocca di aspirazione che di quella di scarico, in questo modo viene nettamente semplificata l’installazione nell’impianto. A differenza di un ventilatore centrifugo, dove l’installazione è più costosa e richiede maggiore spazio per l’installazione.

Un ventilatore centrifugo può essere predisposto anche con due bocche di aspirazione, pur mantenendo la stessa dimensione, quantità di giri, peso e pressione. Nel caso in cui si dovesse avere una ventola a doppia aspirazione, si ottiene una capacità doppia, ma con il doppio della potenza assorbita.

Vediamo quali sono le caratteristiche di un ventilatore:

  • portata: determina la quantità di materiale spostato dalla ventola, volume di materiale spostato all’interno di un periodo temporale;
  • pressione totale (pt): include la pressione statica (pst), che corrisponde all’energia utile per contrastare gli attriti, e la pressione dinamica (pd) (oppure energia cinetica) del materiale in movimento (pt = pst + pd).
  • efficienza (η): considera il rapporto tra energia che viene prodotta dal ventilatore e quella che viene assorbita dal motore di azionamento;
  • velocità di rotazione (rpm): prevede il numero di giri eseguiti dalla girante, per soddisfare la prestazione. In tal caso il numero di giri varia (n), a differenza del peso specifico del fluido, che è stabile (urs), qindi si possono ottenere alcune variazioni: capacità (V) direttamente proporzionale alla velocità di rotazione; pressione totale (pt) variabile in funzione del rapporto al quadrato delle velocità di rotazione; potenza assorbita (P) variabile in funzione del rapporto al cubo della velocità di rotazione.