Psicologo per adolescenti: quando ce n’è bisogno? 

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L’adolescenza, lo sappiamo bene, è una età particolarmente complessa. Si tratta di un’età di trasformazione e di complessità che determinano la trasformazione di un giovane in un uomo e di una ragazzina in una donna. Un’età del genere è particolarmente delicata e nel corso di questi anni l’adolescente facilmente incontra crisi dovute alla difficoltà a relazionarsi con i genitori, con i coetanei, alla crisi che scaturisce dal cambiamento del suo corpo e via dicendo. In un simile contesto, spesso l’adolescente vive una sensazione intensa di disagio che investe la sfera fisica, psicologica e relazionale. Queste profonde trasformazioni sono necessarie per trasformare l’adolescente in un adulto, ma possono essere anche molto dure da affrontare. In alcuni casi la classica crisi adolescenziale può sfuggire dal controllo dei genitori e degli adulti e può farli preoccupare: questo avviene molto spesso quando l’adolescente adotta dei comportamenti sbagliati come ad esempio l’abuso di alcol, l’uso di droghe e via dicendo. Questi segnali di disagio sono spesso avvertiti con estrema preoccupazione dai genitori, che non sempre sanno a chi chiedere aiuto e come fare. La figura dello psicologo può tornare davvero molto utile durante questa difficile fase della vita, che è necessario superare al meglio per prepararsi alla vita adulta.
Si tratta spesso di uno sfogo, di una parentesi sicura nel corso della quale l’adolescente può aprirsi e sentirsi davvero ascoltato, o anche ricevere consigli pratici per affrontare questa fase.

Lo psicologo durante l’adolescenza: un valido aiuto per parlare e dialogare

Ricorrere all’aiuto di uno psicologo durante l’età adolescenziale in alcuni casi è una vera necessità, ma è sempre e comunque una opportunità. Spesso l’adolescente ha la sensazione di non sentirsi capito dagli adulti, e si crea una barriera di profonda incomunicabilità fra il suo mondo e quello degli adulti. Una barriera che se si inspessisce può rendere davvero traumatico o impossibile confrontarsi con l’adolescente. Questo, unito al fatto che durante l’adolescenza il soggetto è spesso a disagio con sé stesso e può percepire sensazioni e sentimenti di rabbia e livore verso il mondo intero, fa chiudere come in un guscio il ragazzo e può creare dei problemi gravi. L’aiuto che viene da uno psicologo è quello di un esperto che si è formato e specializzato nello studio delle dinamiche giovanili, e negli strumenti di comunicazione per aiutarli ad esprimere il loro essere, il loro disagio e le loro emozioni. Può essere utile ricorrere ad uno psicologo per l’adolescenza quando il giovane adotta dei comportamenti che sono spie di forte disagio, come autolesionismo, uso di alcol e droghe e via dicendo. Bisogna specificare che ricorrere ad uno psicologo non è assolutamente indice di anormalità, anzi. La fase dell’adolescenza è spesso complessa anche per quei ragazzi che, da bambini, hanno sempre avuto un rapporto ottimo o normale con la famiglia ed i coetanei. Per questo è bene capire che le trasformazioni complesse e spesso difficili da capire che si verificano nel corso di questa fase della vita possono richiedere l’aiuto e la presenza di un adulto che, semplicemente con il suo ascolto e la sua comprensione, faccia sentire l’adolescente meno solo e meno confuso. Sarebbe bene creare una cultura dell’ascolto e del dialogo all’interno delle famiglie, perché gli adolescenti non si sentano confusi o ‘strani’ nel ricorrere all’eventuale aiuto di uno psicologo se necessario. Il costo delle sedute a volte può rappresentare un problema per le famiglie, non è raro trovare però chi ci può venire incontro in questo senso, ad esempio a Bologna è presente uno staff di psicologi specializzati sui ragazzi, con tariffe agevolate e personalizzate, e così anche in tante altre città.