L’invenzione delle stampanti ha, sotto un certo punto di vista, rivoluzionato il nostro mondo e anche il nostro modo di concepire la stampa e la moda. Le stampanti sono anche degli strumenti molto utili per procedere alla personalizzazione di diversi oggetti della vita quotidiana: in particolare, se parliamo della stampante digitale a sublimazione, facciamo riferimento ad una stampante che si usa su tessuti di poliestere e che utilizza degli inchiostri ad hoc, detti sublimatici. Perché la stampa sublimatica si chiama in questo modo? Il nome della stampa a sublimazione deriva dal fatto che è proprio il processo detto ‘di sublimazione’ che consente all’inchiostro di fissarsi nei tessuti, cioè in sostanza il materiale solido si tramuta in gassoso senza l’intermezzo della fase liquida, fissandosi al tessuto. Gli inchiostri a sublimazione sono quindi inchiostri particolari che si fissano per mezzo dell’applicazione di calore ed il processo di sublimazione mantiene il colorante sempre fisso all’interno delle fibre del tessuto, e di conseguenza il prodotto si mantiene più a lungo nel tempo. Non solo: l’inchiostro a sublimazione consente di fare in modo che i colori siano anche più vivaci e fluenti. C’è anche però uno svantaggio: gli inchiostri a sublimazione tendono a sbiadirsi se sono esposti alla luce o agli sbalzi termici in genere.
Come funziona la stampa a sublimazione: la tecnica diretta ed indiretta
Ma come funziona una stampante a sublimazione, concretamente? Il processo di sublimazione avviene per mezzo di due modalità. La stampa diretta sul tessuto, che richiede però una fase successiva detta di termofissaggio che serve per fissare l’inchiostro sul tessuto (per farlo si utilizza una pressa a caldo), ed una stampa indiretta, per cui la stampa avviene su una speciale carta che poi viene trasferita sul tessuto sul quale si vuole imprimere l’immagine, usando una pressa a caldo. In entrambi i casi siamo di fronte ad una stampa per sublimazione. I due metodi hanno i loro pro ed i loro contro, ad esempio la stampa diretta è sicuramente molto più rapida di quella che usa la carta transfer, la stampa indiretta invece è estremamente precisa.
La stampa a sublimazione: a cosa serve oggi?
Questo tipo di stampante nasce con riferimento specifico al mondo della stampa pubblicitaria, ed era usata per imprimere immagini, frasi e loghi su tessuti come quelli delle bandiere. Oggi come oggi questa stampante viene utilizzata più in generale nel mondo pubblicitario e permette di ottenere degli effetti davvero interessanti, come ad esempio la stampa su magliette oppure anche teli con stampe personalizzate in sublimazione. Vediamo meglio di che si tratta e che tipo di stampante è quella a sublimazione digitale. Questa stampante nasce diversi anni fa come prodotto specificamente dedicato al mondo pubblicitario ed al mondo della comunicazione. Oggi come oggi le stampanti hanno anche un uso decisamente maggiore, grazie al fatto che vengono ‘prestate’ all’industria della moda e del design ed all’industria tessile in generale. Oggi le stampanti digitali sono utilizzate anche per la personalizzazione di teli e capi d’abbigliamento e sono perfette per stampare su diversi materiali, sempre con la massima resa grafica possibile.
L’evoluzione della tecnologia infatti permette alla stampa di poter ottenere un colore eccellente e duraturo nel tempo, motivo per cui questo prodotto si è presto diffuso nell’industria tessile. Oggi come oggi possiamo considerare la stampa sublimatica come una delle migliori e delle più richieste in assoluto sul mercato, a causa del fatto che riesce ad ottenere dei risultati davvero stupefacenti. L’inchiostro sublimatico è pensato per legarsi benissimo con il tessuto in poliestere puro o con il tessuto in poliestere in percentuali non minori del 40%.