In ambito medico l’aggiornamento è di fondamentale importanza, dato che ogni professionista della salute deve continuare a mantenersi aggiornato sulle ultime novità che la scienza scopre e sulle ultime tecnologie del settore. Per questo si parla spesso di Educazione continua in medicina, che fa riferimento a quel procedimento per mezzo del quale un professionista della salute (può essere un medico, un fisioterapista o un professionista sanitario di altro tipo) si mantiene sempre aggiornato sulle novità del settore, procedendo così alla sua crescita professionale e rispondendo in maniera sempre adeguata alle esigenze dei pazienti.
L’Educazione continua in medicina è normata da una legge ad hoc: il decreto legislativo 502 del 1992, integrato dalle leggi successive, stabilisce un vero e proprio obbligo di formazione continua per tutti i professionisti in ambito sanitario. Non solo la legge, ma lo stesso codice deontologico delle professioni stabilisce che questi ultimi devono continuare ad aggiornarsi per tutto il corso della loro vita professionale. Solamente per mezzo dell’aggiornamento infatti è possibile acquisire tutte le competenze che sono necessarie per potersi prendere cura dei pazienti e dei loro bisogni. L’Educazione continua in medicina, in sostanza, è quello strumento indispensabile per mezzo del quale si garantisce sempre la buona qualità e formazione dei professionisti e dei servizi che essi erogano nel settore della salute. Dal 2008, la legge 24 dicembre del 2007 n. 244 ha formato anche una Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, nota con l’acronimo di AGENAS, che ospita la Commissione Nazionale per la Formazione Continua.
Chi deve fare la c.d. Educazione continua in medicina?
L’Educazione continua in medicina è un obbligo normativo a tutti gli effetti per tutto il personale sanitario. Non solo i medici devono seguir questi corsi, che vengono gestiti da enti ad hoc, ma anche tutti gli altri professionisti sanitari che operano sia nel settore pubblico che in quello privato: infermiere, medici, e anche fisioterapisti che si rivolgono alle scuole di formazione che organizzano corsi ECM per fisioterapisti.
Insomma, l’Educazione continua in medicina è un vero obbligo che segue la formazione scolastica e la pratica: sono esonerati da questo obbligo solamente quei soggetti che si occupano di tutela della gravidanza.
Il sistema di aggiornamento secondo i principi dell’Educazione continua in medicina è testimoniato dall’acquisizione di crediti. I crediti formativi ECM sono crediti che si acuiscono al termine dei corsi di Educazione continua in medicina e di altri eventi formativi che sono riconosciuti dalla Commissione. Il programma di Educazione continua in medicina richiede che ogni professionista acquisisca un certo numero di crediti che sono validi in tutta Italia: il numero dei crediti formativi varia a seconda dell’area medica specialistica.
Chi eroga i crediti ECM in Italia?
I soggetti che si occupano di erogare i crediti ECM sono i c.d. Provider ECM. Si tratta di soggetti che lavorano nel campo della formazione continua: può essere un ente pubblico o privato basta che sia riconosciuto dall’agenzia, e provvede ad organizzare corsi di formazione ed aggiornamento che eroga i crediti richiesti dalla legge. I provider Educazione continua in medicina hanno necessariamente un comitato scientifico che deve garantire che i corsi di aggiornamento sono di buona qualità. I Provider possono essere di diverso tipo: si tratta spesso di Università, Facoltà e Dipartimenti universitari, Istituti che si occupano di ricerca scientifica, società scientifiche, fondazioni e agenzie o enti pubblici o privati. I corsi di formazione sono diversi a seconda dell’area dove lavora il professionista sanitario e i crediti ECM sono necessari per migliorare le competenze e il bagaglio delle conoscenze tecniche che ogni professionista del settore sanitario deve necessariamente possedere.