Prestiti Personali per Aziende 2017: Come richiedeteli? Quali sono i requisiti?

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Spesso può accadere che le imprese, in momenti di particolare difficoltà, richiedano dei Prestiti Personali per Aziende a banche o istituti di credito. Attraverso l’apertura di una pratica e la firma di un accordo, l’imprenditore riceve una somma di denaro da restituire in più soluzioni nell’arco di tempo prestabilito. La somma da restituire è gravata da interessi fissi o variabili e da costi indicati dalla voce T.A.E.G.

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L’apertura della pratica prevede l’analisi del reddito familiare per capire la capacità restitutiva di chi chiede il prestito personale. L’istituto chiederà di presentare la situazione reddituale valutabile dalla dichiarazione dei redditi, la situazione patrimoniale e l’attestato di proprietà degli immobili. Lo scopo è quello di capire la capacità di pagamento della rata mensile, poiché sicuramente sono presenti altre uscite monetarie mensili.

La concessione di credito da parte delle banche è regolata dalla Banca d’Italia. Tuttavia, ogni istituto di credito può creare offerte personalizzate, liberamente consultabili in ogni sede.

Quali sono i requisiti per accedere a un prestito personale per aziende?

Secondo normativa può richiedere un prestito chiunque abbia dai 18 ai 70 anni. L’età massima varia a seconda della durata del prestito richiesto. Attraverso la situazione economica e patrimoniale sia personale che dell’impresa, si valuta la capacità di restituzione. Nel caso non si ha sufficiente capacità creditizia è possibile presentare un garante che si impegni alla restituzione della somma ricevuta con il proprio credito. In entrambi i casi è necessario presentare la documentazione che attesti il proprio reddito.

Quando si vuole richiedere un prestito è consigliabile non fermarsi alla prima banca, ma richiedere preventivi a vari istituti di credito. Esistono diverse soluzioni, alcune più adatte rispetto ad altre in termini di oneri e modalità di erogazione.

Prestiti Personali per Aziende: perché viene rifiutato?

Il rifiuto del prestito può essere dato per diverse ragioni. Prima fra tutte se non si hanno sufficienti garanzie e non si riesce a trovare un garante. Non si avrà accesso al credito anche nel caso ci siano già altri prestiti in atto poiché la banca non può correre il rischio di aumentare la situazione debitoria del richiedente. Inoltre è possibile che il beneficiario sia presente nella Centrale rischi della Banca d’Italia, un database in cui sono presenti i nominativi di tutti coloro che sono stati inadempienti. Chiaramente, al rifiuto deve corrispondere una motivazione che consideri sia la valutazione patrimoniale che l’insolvenza pregressa del soggetto richiedente. 

Prestiti Personali per Aziende: il contratto.

Prima di firmare il contratto è necessario verificare che siano presenti i dati obbligatori.

I documenti di concessione di prestiti personali per aziende devono:

  • essere redatti in forma scritta e in duplice copia;
  • contenere informazioni importanti, quali la somma concessa, la forma di erogazione e quella di restituzione, la scadenza, le garanzie richieste, le spese e le commissioni;
  • devono essere segnalati il tasso di interesse applicato e il T.A.E.G., in cui è indicato in termini percentuali l’effettivo costo del prestito. In questa percentuale devono essere inclusi gli interessi, i costi di pratica e gli oneri statali.

Prestiti Personali per Aziende: cosa succede in caso di inadempienza.

In caso non si paghino una o più rate, si diventa insolventi e la situazione se non viene comunicata rapidamente alla banca erogatrice diventa insostenibile. Aumentano gli interessi per mancato pagamento, la rata aumenta considerevolmente e si è immediatamente iscritti nei database sia privati che quelli istituzionali come creditori insolventi.

È possibile accordarsi con l’istituto di credito erogatore per far slittare la rata e non essere iscritti nelle liste. Infatti si può posticipare o saltare temporaneamente il pagamento a fronte di prolungare la durata del prestito. Per questo motivo si prevede in fase di stipula del contratto un’assicurazione che copra i rischi che possono nascere durante il periodo di concessione del prestito.