Fare domanda di piccoli prestiti non è, ad oggi, un’impresa impossibile. L’esiguità della somma, accompagnata magari da una buona storia creditizia, rende possibile l’ottenimento di un finanziamento di piccole dimensioni in maniera sufficientemente agevole; e anche se si considera che il richiedente possa essere un lavoratore autonomo – libero professionista o imprenditore in genere – non cambia la semplicità di ottenimento di un prestito senza busta paga e senza garante.
E’ noto che le società finanziarie e le banche richiedono delle garanzie ben precise per poter concedere dei finanziamenti: nel caso di un dipendente o di un pensionato sono rispettivamente la busta paga e la pensione, mentre quando si parla di un autonomo entra in gioco la dichiarazione dei redditi. E’ da questo documento che si capisce in che maniera sta andando l’attività economica del soggetto in questione e, di conseguenza, che l’istituto bancario prende la decisione sull’accordare, o meno, il prestito.
Da un punto di vista “tecnico”, i prestiti per importi esigui richiesti da chi è “dipendente di sé stesso” si chiamano piccoli prestiti senza busta paga, ad indicare che si tratta di finanziamenti di piccole dimensioni e concessi a chi non ha una busta a garanzia.
Questa tipologia di finanziamento richiede necessariamente due importanti considerazioni, una sull’importo e una sulla propria situazione lavorativa.
La somma di denaro che può venire richiesta affinché si possa continuare a parlare di mini prestiti senza busta paga non è fissa e stabilita a priori per tutte le banche e le finanziarie, ma viene stabilita da ogni istituto di credito. In linea di massima, possiamo dire che si tratta di somme che vanno da 3.000 a 5.000 euro.
La seconda considerazione riguarda la propria condizione lavorativa: il soggetto che richiede il prestito deve avere un’entrata monetaria dimostrabile con la quale poter garantire il rimborso del finanziamento. Per questo motivo, parlare di finanziamento senza busta paga non equivale assolutamente a dire “prestiti per disoccupati”, anzi. Colui che è senza busta paga e che può avere accesso al credito è il lavoratore autonomo, l’imprenditore o il libero professionista che può dimostrare, dati alla mano, di avere un certo reddito annuo; chi è senza lavoro o colui il quale non può dimostrare di avere reddito (magari perché svolge un lavoro non in regola, purtroppo si tratta di una situazione ancora comune nel nostro paese) è escluso, a priori, dalla possibilità di ottenere credito.
In conclusione, vogliamo semplicemente ribadire che il piccolo prestito senza busta paga non è impossibile da ottenere, è sufficiente dimostrare di avere reddito e di poter rimborsare la somma ottenuta in credito. Se poi ci fosse bisogno di un’ulteriore garanzia, si può sempre “tirare in ballo” un garante, noto anche come fidejussore, ovvero un terzo soggetto – un parente, il partner – che si impegna a rimborsare il prestito in caso di mancanza da parte del debitore principale.