Le perdite vaginali possono essere un fenomeno frequente e non sempre preoccupante con cui le donne si trovano a fare i conti. In alcuni casi, però, sono la spia di qualcosa di più complesso e delicato, come un’infezione. È il caso, ad esempio, di perdite gialle che possono manifestarsi, come spiega il portale Donnafemminile.it, in gravidanza o nei giorni prima del ciclo.
Perdite gialle, quando sono spia di un’infezione
Le perdite di colore giallastro si manifestano spesso nei primi peridi di una gravidanza. Allarmarsi subito non è opportuno. Lo sbalzo ormonale dato proprio dallo stato interessante può comportare questa tipologia di perdita che non rappresenta un segnale d’allarme. È la conseguenza anche dell’alterazione del Ph vaginale. Diverso, però, il caso di perdite di colore giallo che si presentano con prurito, cattivo odore, bruciore e rossore. Sono questi, infatti, gli elementi da controllare per essere sicuri di non trovarsi in presenza di un’infezione. In questo caso è fondamentale ricorrere, quanto prima, ai consigli di un medico perché si potrebbe essere in presenza di una vaginosi batterica.
Tutte le cause dell’alterazione cromatica delle perdite
Le ragioni alla base della trasformazione del colore delle perdite vaginali possono davvero essere numerose. Questo fenomeno si può manifestare, di solito, o all’inizio di una gravidanza o nei primi giorni del ciclo. La motivazione più diffusa, quando le perdite gialle si accompagnano ad altri fenomeni che vanno dal bruciore al cattivo odore, è la presenza di un’infezione della cervice uterina. Ma non si tratta dell’unica motivazione alla base di questo cambiamento. Il diverso colorito, infatti, può essere causato anche da un’infiammazione o da malattie, come la clamidia, sessualmente trasmissibili. Anche una scarsa igiene intima può essere alla base del fenomeno, così come il ricorso a saponi e detergenti troppo aggressivi, capaci di alterare il naturale ph della mucosa vaginale. Da non sottovalutare, poi, il ruolo che possono avere indumenti troppo stretti o sintetici. Infine, se la consistenza della perdita è particolarmente gelatinosa, si potrebbe trattare anche di un fenomeno generato da un fungo, un’infezione da lievito. Questa circostanza si manifesta quando si abusa di carboidrati e zuccheri semplici.
Piccoli rimedi per attenuare il disagio causato dalle perdite gialle
Quando queste perdite si manifestano accompagnate da cattivo odore e bruciore è importantissimo rivolgersi al proprio ginecologo. Ci sono, però, dei piccoli accorgimenti da mettere in atto nell’attesa dell’appuntamento con il proprio medico. Innanzitutto è bene mettere al bando i salvaslip che non aiutano la mucosa e la pelle a respirare, favorendo la proliferazione dei batteri. Per la stessa ragione è bene preferire biancheria intima in puro cotone o seta, rinunciando a fibre sintetiche. Fondamentale è avere cura della propria igiene intima ed evitare rapporti non protetti. Le infezioni batteriche necessitano di una cura farmacologica che può essere prescritta solo dal medico, in funzione dei risultati degli esami che riterrà opportuno effettuare, come nel caso dei tamponi vaginali e di altre indagini. È bene non sottovalutare i rischi che si nascondono dietro queste perdite, troppo spesso sottovalutate. Intervenire con tempestività, infatti, è importante per tutelare la propria salute e quella del proprio partner.