Bonus Condizionatori 2020: che cos’è e come ottenerlo

Il 2020 si prospetta come un anno molto proficuo per chi desidera rinnovare l’efficienza energetica della propria abitazione. Tra bonus, sgravi e agevolazioni, l’ultima Legge di Bilancio ha stanziato delle facilitazioni anche per chi desidera munirsi di un condizionatore.

La Legge di bilancio 2020 ha confermato il Bonus condizionatori garantendo uno sconto che può andare dal 50% fino addirittura al 110% a seconda dell’importanza energetica dei lavori effettuati.

Abbiamo chiesto a Daniele che si occupa di Assistenza per i Climatizzatori a Roma e dintorni, di spiegarci cos’è e come ottenerlo.

Quali sono i requisiti per richiedere il bonus?

In un’ottica di ottimizzazione del rendimento energetico, il bonus condizionatori 2020 spetta a chiunque decida di acquistare un condizionatore a pompa di calore a risparmio energetico come, ad esempio, classe A+++, oppure di sostituire il suo vecchio modello con uno più efficiente. La detrazione può essere applicata a termopompe, deumidificatori d’aria e climatizzatori a basso consumo energetico.

Il bonus può essere richiesto da persone fisiche, società, enti pubblici, condomini ed istituti e non è vincolato ad un intervento di ristrutturazione edile. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate specifica che il bonus può essere richiesto non soltanto dal proprietario dell’immobile, ma anche da chi ne beneficia in base ad un titolo legale. In questo caso è comunque richiesto il consenso scritto all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario, che può essere acquisito anche successivamente all’inizio dei lavori a condizione, che sia formalizzato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale si intende fruire della detrazione.

L’unico vincolo sta nel limite temporale, in quanto l’acquisto deve essere effettuato entro e non oltre il 31 dicembre 2020 mentre, per i condomini, il tempo massimo si estende fino al 31 dicembre 2021.

Qual è lo sconto previsto da bonus condizionatori 2020?

Il bonus condizionatori 2020 prevede diverse fasce di sconto a seconda dell’acquisto effettuato:

  • Sconto del 50% per coloro che hanno acquistato un condizionatore per una ristrutturazione ordinaria di casa o del condominio;
  • Bonus del 50% per l’acquisto di un climatizzatore in classe energetica almeno A+ durante le ristrutturazioni straordinarie;
  • Detrazione del 65% per coloro che acquisteranno un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituire uno di classe inferiore.
  • Detrazione al 110% per chi, oltre a sostituire il condizionatore, apporta anche un intervento maggiore che permetta il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio. Rientrano in questa casistica l’isolamento termico o la sostituzione della caldaia.

In quanto incentivo fiscale, quindi, il bonus condizionatori non prevede la detrazione di un importo fisso. Il risparmio dipende esclusivamente dal tipo di intervento effettuato e dal risparmio energetico che ne deriva. L’importo massimo di detrazione, suddivisa in dieci quote annuali di pari importo, è di 96 mila €.

Come ottenere il bonus condizionatori 2020

Per poter beneficiare del bonus, è necessario effettuare l’acquisto tramite due sole modalità: bonifico bancario o pagamento a rate tramite finanziamento. Nel primo caso sarà necessario specificare alcuni dati oltre alla causale di pagamento, tra cui il codice fiscale dell’acquirente o la partita IVA, il numero di fattura e il riferimento alla legge del bonus.

Successivamente all’acquisto, bisognerà indicare nella propria dichiarazione dei redditi l’acquisto del condizionatore effettuato: dunque nell’Unico per i liberi professionisti o nella Dichiarazione dei Redditi per i dipendenti. La dichiarazione delle spese non deve essere fatta in una sola denuncia dei redditi, ma deve essere suddivisa in dieci anni; infatti anche le detrazioni d’imposta relative saranno distribuite nell’arco di dieci anni.

Prima di dichiarare la spesa è però necessario mandare l’opportuna documentazione per via telematica all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Tra i documenti richiesti rientrano: l’asseverazione di un tecnico abilitato o la dichiarazione resa dal direttore dei lavori e la certificazione energetica dell’immobile fornito dalla Regione o dall’Ente locale o attestato di qualificazione energetica predisposto da un professionista abilitato.

A tal fine è importantissimo conservare le ricevute e le fatture valide ai fini fiscali con le quali poter provare l’acquisto e i lavori affidati all’azienda. Inoltre le fatture devono risultare regolarmente saldate tramite bonifico.