La diagnosi energetica industriale in 6 semplici passi

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Parlare di diagnosi energetica industriale significa riconoscere l’importanza del risparmio e della sostenibilità ambientale. Per un’azienda entrare nell’ottica dell’efficienza energetica è di fondamentale importanza per tanti motivi, primo fra tutti quello di ridurre i costi che possono migliorare ogni singola area di lavoro e portare un surplus all’azienda stessa.

La competitività del settore, sui cui è importante essere aggiornati per “contrastare” positivamente la concorrenza, migliora il comparto industriale su cui si interviene con la diagnosi energetica degli impianti industriali.

Ma come si effettua una diagnosi energetica industriale? Ecco l’iter nella pratica:

  • La raccolta di informazioni e documentazione
  • Il sopralluogo negli stabilimenti con tecnici specializzati
  • La selezione delle misure
  • L’analisi e l’elaborazione dei dati
  • Il confronto e la presentazione dei risultati
  • L’identificazione di azione di miglioramento

La raccolta di informazioni

In primo luogo i soggetti coinvolti nell’operazione di diagnosi devono organizzare una fase preliminare per raccogliere materiale e dettagli utili per l’indagine. Raccogliere informazioni all’interno dell’area di interesse è indispensabile per svolgere un lavoro meticoloso e perfetto. Questa fase comprende quindi il reperimento di tutte le informazioni sui consumi esistenti all’interno del comparto.

Il sopralluogo nello stabilimento

La selezione del materiale aiuterà a velocizzare il lavoro durante il sopralluogo sul campo. Sarà molto utile fare delle piccole interviste nello stabilimento per capire con gli addetti alla manutenzione ogni dettaglio sui consumi. Grazie a quest’ispezione è possibile riconoscere le aree di intervento e i piccoli problemi su cui bisogna intervenire con la diagnosi energetica industriale.

La selezione delle misure

Come avviene questa diagnosi industriale? Adottare delle misure adeguate dopo che si sono raccolte tutte le informazioni preliminari è importante per costruire dei modelli adatti per l’azienda. I modelli impediscono di ricadere su errori futuri e permettono di identificare comportamenti scorretti durante l’utilizzo dell’energia negli ambienti di lavoro. Grazie alla selezione delle misure, inoltre, sarà possibile garantire un risultato a lungo termine evitando di far disperdere le conclusioni raggiunte con la diagnosi energetica industriale.

Questo tipo di operazione è dunque uno strumento che misura l’efficienza energetica, che instrada l’azienda in un percorso migliore e sostenibile.

L’analisi e l’elaborazione dei dati

Grazie agli strumenti statistici è invece possibile effettuare l’analisi e l’elaborazione dei dati raccolti. Possono crearsi, ad esempio, dei profili di consumo per poi osservarli o studiarli attraverso degli esami specifici.

Questa fase prevede un esame preliminare che raccoglie un’analisi dei consumi energetici, elettrici e termici, prevede la costruzione del Bilancio Energetico Industriale, l’individuazione di indicatori e  il confronto con la concorrenza nel settore di riferimento.

Il confronto e la presentazione dei risultati

Con il confronto dei risultati raggiunti è possibile analizzare i fabbisogni energetici e il loro andamento nel tempo ma anche verificare lo stato tecnologico e organizzativo dell’area di interesse. I risultati mostreranno poi le diverse criticità energetiche riscontrate, che possono essere di diverso tipo: gestionali, organizzative o relative agli impianti.

Infine sarà possibile valutare i margini di miglioramento e le opportunità a lungo termine dell’area su cui si ha il monitoraggio del consumo energetico.

L’identificazione di azioni di miglioramento

L’ultima fase della diagnosi energetica industriale prevede delle proposte d’intervento di risparmio energetico come ad esempio la sostituzione dei macchinari con tecnologie efficienti, la razionalizzazione dei flussi energetici, l’utilizzo di energie rinnovabili.

Individuare il livello di efficienza energetica dei sistemi analizzati e le cause degli sprechi energetici presenti è il motore che porta la diagnosi a delle azioni di miglioramento con soluzioni pratiche.  Sarà possibile capire quanto l’azienda può risparmiare con la sostituzione di macchinari ritenuti obsoleti e ottenere esempi concreti che portano l’attività industriale a un migliore sviluppo ambientale e quindi economico.