Diventare piercer: come farlo professionalmente

Il piercing è la perforazione di alcune parti del corpo per introdurre gioielli in acciaio chirurgico o altro materiale.

Per praticarlo in maniera professionale, è necessario acquisire delle competenze ben specifiche come le norme igieniche, l’anatomia, la cura e i bijoux più adatti da utilizzare.

Quanto guadagna un piercer

Trattandosi di un lavoro free lance, non è prevista una paga fissa mensile.

Solitamente un professionista affermato nel settore può guadagnare anche 4000 euro lordi mensili.

Corso piercer

Se si desidera diventare piercer è necessario frequentare un apposito corso, ed entrare in possesso di un attestato di qualifica regionale.

Quest’ultimo si ottiene dopo aver superato l’esame finale del corso e si potrà dunque iniziare a lavorare.

Seguire un corso piercing(spesso offerto all’interno del progetto formativo di un corso più ampio per tatuatore) è fondamentale, in quanto consente di studiare tutte le materie fondamentali per garantirsi e garantire il massimo dell’igiene.

Bisogna infatti tenere a mente che le perforazioni vengono effettuate con gli aghi, che sono i veicoli di trasmissione di malattie veneree e infezioni per antonomasia.

Inoltre un professionista di tutto rispetto deve conoscere le tecniche di primo soccorso e di rianimazione cardiopolmonare, poiché un cliente potrebbe avere dei malori.

Corso piercing costo

Un corso per piercer ha un costo che parte dai 500 agli 800 euro. Al termine verrà rilasciato un attestato regionale, grazie al quale sarà possibile iniziare a esercitare tale professione.

Come lavorare come piercer

Per iniziare il lavoro di piercer si può inviare la candidatura presso i tattoo studio e i negozi specializzati, nei quali, se non si è ancora esperti, si stipula un contratto di apprendistato.

Anche se sembra un’operazione veloce e banale, non lo è affatto, in quanto, se si commettono degli errori, si può compromettere la salute del cliente.

Inoltre è necessario conoscere tutte le norme igienico sanitarie per favorire una perfetta guarigione della parte del corpo perforata e intervenire tempestivamente in caso di rigetto.

Tutte le tipologie di piercing

Oltre ai tradizionali piercing al naso, labbro, sopracciglio, ombelico e capezzoli, si stanno diffondendo sempre più i microdermal, ossia l’applicazione di un brillantino nella pelle.

Questi ultimi prevedono l’inserimento di un bijoux a forma di L sottopelle mediante una micro incisione cutanea effettuata con il bisturi.

Si tratta di un’alternativa molto apprezzata, poiché permettere di decorare delle parti del corpo su cui è impossibile intervenire con quelli classici.

Bisogna aggiungere che il microdermal, a differenza degli altri, non può essere rimosso in maniera autonoma, ma occorre l’intervento del piercer, il quale lo estrarrà con un’apposita pinza.

Fori alle orecchie: perché non ricorrere alla pistola

Che si tratti del classico foro ai lobi o alla perforazione del trago, non bisogna mai ricorrere all’utilizzo della pistola, in quanto causa danni e lacerazioni ai tessuti.

In più con il suddetto strumento vengono inseriti nell’orecchio degli orecchini con il perno troppo corto e in caso di gonfiore la pelle non avrebbe modo di respirare, causando così grande dolore.

Se ci si rivolge invece a un piercer professionista, sarà lui a stabilire la lunghezza giusta della barra da inserire e utilizzerà un ago rigorosamente monouso e sterile.