La miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo sono difetti refrattivi dovuti a un’imperfezione, spesso molto piccola, che si può trovare a livello della cornea, del bulbo oculare o più raramente a livello del cristallino.
Questi difetti si possono correggere con l’utilizzo di occhiali, lenti a contatto o con la chirurgia refrattiva. Quest’ultima infatti ha raggiunto enormi livelli di efficacia e sicurezza, permettendo di eliminare o comunque ridurre la dipendenza dagli occhiali e dalle lenti.
Come funziona l’occhio?
L’occhio è un organo di senso dal funzionamento molto complesso, che in presenza di luce ci permette di vedere quello che ci circonda. I raggi luminosi riflessi, ad esempio da un oggetto che stiamo guardando, entrano nel nostro occhio attraversano la cornea, la pupilla e il cristallino fino ad arrivare alla retina. Dalla retina questi impulsi raggiungono il cervello attraverso il nervo ottico, e sarà il cervello stesso a riconoscerle come immagini.
I difetti refrattivi impediscono all’occhio di mettere perfettamente a fuoco l’immagine, che quindi arriva alla retina sfuocata e il cervello non riesce ad analizzarla correttamente.
Difetti refrattivi: la miopia
La miopia, come spiega il Dott. Severino dalle pagine del suo sito, è un difetto refrattivo che impedisce di vedere nitidamente da lontano, questo perché i raggi luminosi cadono davanti alla retina e poi divergono.
Le cause della miopia sono:
– una curvatura della cornea maggiore della norma
– il bulbo oculare più lungo della norma
– un potere refrattivo del cristallino eccessivo
Si stima che la miopia colpisca il 20% della popolazione mondiale, insorge in età scolare e tende a stabilizzarsi intorno ai 25 anni.
Possiamo distinguerla in
– miopia lieve (fino a 3 diottrie)
– miopia media (da 3-6 diottrie)
– miopia elevata (oltre le 6 diottrie).
Alcuni fattori che contribuiscono alla miopia sono di tipo:
-genetico, (se uno o entrambi i genitori sono miopi ci saranno maggiori probabilità che i figli sviluppino questo difetto visivo)
-ambientale, (passare diverse ore in attività che richiedono distanze ravvicinate, come leggere, passare molte ore al computer o davanti ai dispositivi elettronici, aumentano la possibilità di sviluppare la miopia).
La diagnosi di miopia viene fatta in seguito ad una accurata visita oculistica, dove lo specialista determina con precisione l’entità del difetto visivo, e apporta la correzione necessaria per una visione nitida.
Difetti refrattivi: l’ipermetropia
L’ ipermetropia, a differenza della miopia, non permette una visione nitida quando si guardano gli oggetti vicini. In questo caso infatti, le immagini invece che sulla retina vengono messe a fuoco dietro la retina.
Le cause possono essere:
– bulbo oculare più corto del normale
– la cornea con un livello ridotto di curvatura
– una distanza eccessiva tra la cornea e il cristallino.
Un fattore predominante è anche l’età, con il passare degli anni infatti il cristallino perde la sua capacità di accomodazione rendendo difficile la visione da vicino (in questo caso il difetto prende il nome di presbiopia).
Come per la miopia anche l’ipermetropia viene accertata con una visita oculistica e corretta con l’utilizzo di lenti appropriate.
Difetti refrattivi: L’astigmatismo
L’astigmatismo è dovuto a una deformazione della cornea (situata sulla superficie dell’occhio), questa deformazione infatti determina una visione sfocata delle immagini che risultano poco definite e con contorni non ben delineati.
Un astigmatismo non corretto, si associa molto spesso a vari disturbi come ad esempio mal di testa, affaticamento oculare, visione periferica poco nitida, problemi di lettura.
Per valutare il valore dell’astigmatismo, durante la visita oculistica viene fatta una topografia corneale, che è un esame che permette di mappare la curvatura della cornea
così da adattare al meglio le lenti correttive all’entità del difetto visivo.
Correggere definitivamente i difetti refrattivi è possibile?
Negli ultimi decenni la chirurgia refrattiva ha fatto enormi progressi, raggiungendo un alto valore di affidabilità e sicurezza con una parallela riduzione dei costi per interventi laser.
Ad oggi infatti si parla di chirurgia refrattiva customizzata, ovvero che viene adattata in base alle caratteristiche del paziente permettendo di ottenere eccellenti risultati. Questi interventi vengono fatti in regime ambulatoriale, non necessitano di ricovero e il paziente può tornare a casa il giorno stesso.
Con il Femtolasik viene utilizzato un bisturi con laser a Femtosecondi e un laser ad eccimeri che estremamente preciso. Questo permette un recupero visivo quasi immediato, assenza di dolore sia durante che dopo l’intervento.
La tecnica PRK viene utilizzata per difetti lievi ed è simile alla Femtolasik, tranne che per la parte iniziale dell’intervento, dove viene utilizzata una piccola lama per l’asportazione dell’epitelio corneale. Questa tecnica ha come svantaggio un decorso post operatorio più doloroso e più lento e il recupero visivo avviene nel giro di qualche settimana.
Naturalmente sta allo specialista la scelta del tipo di intervento da seguire a seconda del difetto refrattivo da correggere e della sua entità.
L’età migliore per sottoporsi a un intervento di chirurgia refrattiva è dopo i 25 anni quando il difetto visivo si è ormai stabilizzato, e prima dei 40 anni età in cui inizia a comparire la presbiopia e sono più alte le percentuali di soffrire di occhio secco.