Posizionamento siti web in Google: 10 step per posizionarsi in Google

posizionamento siti motori di ricerca

Siamo onesti, quasi nessuno va oltre la prima pagina del motore di ricerca, e i più comunque si fermano ai primi 3-5 risultati. Perciò, se vuoi avere successo su Internet, devi essere certo che il tuo sito web sia ben posizionato.

Ecco allora 10 step utili per posizionarsi in Google.

  1. Content. Si parla tanto di SEO  … beh, la base della SEO sono i contenuti (a tal proposito consigliamo la lettura di questo interessante guida al SEO Copywriting). Quanto più potenzialmente virali e ben ottimizzati sono i contenuti, tante più possibilità hai di posizionarti in Google.
  2. Meta Tags. In realtà non sono determinanti per posizionarsi in Google, ma senz’altro aiutano. I meta tags descrivono il sito, il che dà l’input al motore di ricerca per fornire una lista di siti simili da ricercare. Più sono dettagliati i meta tags, maggiori possibilità avrai per una migliore indicizzazione.
  3. Errori. I motori di ricerca controllano la presenza di eventuali errori di codice, link e via dicendo nei siti, dunque è essenziale che il tuo non ne abbia. Per assicurartene puoi controllare con il tool Validator.
  4. Social. La qualunque azienda oggi ha bisogno dei social per affermarsi, allo stesso modo un sito web si posiziona meglio in Google quanto più diretti sono i collegamenti coi social. Hootsuite è la piattaforma che ti aiuta a gestirli.
  5. Google Analytics. Si tratta di un sito web a cui puoi registrarti gratuitamente per analizzare dettagliatamente le statistiche riguardanti il numero di visitatori sul tuo sito. Poiché il primo passo per centrare il bersaglio è capire bene quale esso sia, è essenziale sapere quanti e quali sono gli utenti che frequentano il tuo sito, ovvero le specifiche demografiche: età, sesso, posizione geografica e via dicendo. Questi dati ti dicono molto sul tipo di contenuti che dovresti postare.
  6. Google Webmasters. Si tratta di un tool imprescindibile per posizionarsi in Google, essenziale per chi ha un sito web dinamico poiché non solo fornisce dei report regolari riguardo la situazione del sito, ma offre anche suggerimenti utili per migliorare.
  7. Sitemap. Fondamentalmente è una pagina che elenca tutte le pagine contenute nel tuo sito web. Serve ai crawler, ovvero i software che analizzano i contenuti nel web, per scansionare agevolmente il tuo sito. In questo modo l’indicizzazione è più precisa. La sitemap è da inviare a Google Webmasters.
  8. DMOZ. L’acronimo sta per Directory Mozilla, ed è una web directory che indicizza siti web. È da qui che la gran parte dei motori di ricerca, Google in primis, partono, dunque avere il tuo sito indicizzato in DMOZ è un ottimo passo in avanti per posizionarti.
  9. Favicon. Un altro fattore di cui gli algoritmi tengono conto è l’icona rappresentativa del brand, quella che si trova in ogni pagina del sito, quindi occhio a crearne una adatta.
  10. Dimensioni immagini. Viviamo in un’era frenetica, se il sito che sto visitando ci mette più di 2 secondi a caricarsi, io inizio a seccarmi e chiudo senza neanche darci un’occhiata. Come rimediare? Semplice, per velocizzare il caricamento è sufficiente ridurre le dimensioni delle immagini, alleggerendone il peso.