Integratori per il gatto, quando servono? La parola agli esperti

Si parla spesso di integratori per gatto e ad oggi sono molto diffusi. Fanno parte della categoria dei mangimi complementari e servono – come dice la parola stessa – ad integrare le sostanze nutritive che possono non essere apportate durante il giorno con una normale alimentazione.

Ma quali sono le tipologie di integratori per gatto e quando il nostro amico a quattro zampe ne ha necessità? La parola agli esperti.

Quando un gatto ha bisogno degli integratori

Nel momento in cui un gatto presenta una carenza alimentare accertata dal veterinario di fiducia, allora verranno consigliati degli integratori alimentari. Per capire se il bellissimo amico a quattro zampe possa o meno avere una carenza, il veterinario farà delle analisi del sangue per verificare tutti i valori base come sodio – potassio – tutti i sali minerali essenziali e le vitamine.

Durante il secondo step, il veterinario analizzerà il tipo di alimentazione che consentirà di avere un quadro completo su quelle che sono le possibili carenze e quali siano.  Nel momento in cui si attesterà il fatto che il gatto sia carente in qualcosa, allora si procederà con la somministrazione degli integratori che si possono suddividere in varie tipologie.

Tipologie integratori per gatti

Il veterinario consiglierà l’integratore per gatto più corretto per le esigenze e le carenze che presenta. Sono prodotti che si trovano facilmente in farmacia oppure negli e-commerce specializzati al fine di poter avere a disposizione una vasta scelta di integratori per il gatto.

Le tipologie più diffusi sono quelli intestinali che si dividono in prebiotici – probiotici e misti:

  • Prebiotico è un elemento che spesso e volentieri si trova nel mangime del gatto, atto alla crescita dei vari batteri intestinali contrastando i ceppi. Al suo interno anche una fibra che può essere facilmente digerita dal gatto ma non assimilata dai batteri.
  • Il probiotico è un batterio buono che prolifera proprio per contrastare quelli cattivi e dannosi per il gatto. Si somministra in caso di diarrea oppure debolezza.
  • I misti invece fanno parte di entrambi i gruppi e possono avere più destinazioni d’uso a seconda della necessità del gatto.

Il gatto assume normalmente le vitamine necessarie per il suo apporto quotidiano, direttamente dalla pappa. Nelle crocchette sono aggiunte in maniera sintetica e sono termolabili: il veterinario dovrà quindi controllare quante vitamine sono indicate nell’etichetta della confezione e poi valutare se sia necessario o meno integrare.

Per quanto riguarda gli integratori minerali, la situazione è identica a quella appena descritta ma è opportuno fare attenzione: se viene somministrato al gatto un minerale che non è necessario, questo potrebbe essere dannoso per il suo organismo. È imperativo quindi che sia un veterinario professionista a valutare la situazione.

Ci sono in commercio tipologie di integratori per i reni e articolazioni che verranno consigliati dal professionista del settore dopo un’attenta diagnosi. I prodotti sono stati studiati al fine di poter supportare una certa mancanza o una certa patologia, come insufficienza renale per fare un esempio pratico.

Ogni integratore per gatto è certificato e utilizzato per uno scopo ben preciso, con ingredienti studiati ad hoc.