Euribor: cosa è e come funziona

Per richiedere un mutuo è fondamentale considerare il tasso Euribor, ma non tutti sanno cosa sia e come funziona. Questo aspetto non è per niente irrilevante, perché è uno dei parametri finanziari più importanti quando si calcolano i tassi fissi e variabili nelle rate di restituzione del prestito per l’acquisto della casa.

Inoltre, sapere cosa è e come funziona Euribor è fondamentale anche per quanto riguarda l’accesso ai mutui agevolati 2022 come quello giovani, ristrutturazione o prima casa: in tal senso, infatti, l’incidenza di questo parametro nelle rate del contratto ipotecario è uguale a quella di un prestito normale. Per questo motivo, di seguito è possibile leggere tutte le informazioni su Euribor, le scadenze e le sue similitudini e differenze con il sistema di calcolo chiamato, invece, Ester.

Cos’è l’indicatore Euribor

Secondo il meccanismo di scambi interbancari di tutti i Paesi Membri dell’Unione Europea (non solo quelli dell’Eurozona), il sistema Euribor è un tasso bancario che viene aggiornato e calcolato ogni giorno sulla base delle fluttuazioni dei valori di mercato. Il compito del calcolo è affidato all’European Money Markets Institute, ente di diritto pubblico comunitario che ha sostituito la vecchia federazione delle banche europee. I principi di calcolo dell’Euribor sono ormai rodati ed eseguiti con correttezza e velocità in maniera quasi del tutto automatizzata.

Da un punto di vista rappresentativo, l’Euribor non è altro che la media di tutti i tassi di interesse per i depositi che vengono praticati dalle principali banche europee, solitamente le banche centrali. In pratica, l’Euribor è il parametro di riferimento sul quale è basata l’oscillazione del tasso per i mutui casa e che, quindi, ne modifica le rate. Maggiori informazioni sono disponibili sullo sito di mutui on line Telemutuo a questa pagina.

Un altro aspetto interessante della definizione di Euribor è che al suo interno vengono compresi anche tutti i tassi di tutte le altre banche primarie oltre a quelle nazionali: le banche primarie non sono altro che tutti gli istituti privati che, comunque, hanno un indice di affidabilità molto elevato relativamente all’aspetto dei depositi a breve termine e che sono in grado di offrire ai privati finanziamenti a tassi competitivi.

L’Euribor, com’è noto, è entrato in vigore (sostituendo l’ente succitato per l’analisi dei tassi bancari) il 4 gennaio 1999, il giorno in cui l’euro fece il suo debutto, sostituendo di fatto e di diritto tutti i tassi bancari nazionali che erano applicati dalle banche in relazione alle oscillazioni, deprezzamenti e aumenti delle valute interne.

Come si calcola l’Euribor

Da un punto di vista statistico, l’Euribor viene calcolato dalla GRSS, acronimo di Global Rate Set System. Questa è una società di diritto privato che si occupa di calcolare e gestire vari indici di riferimento e opera sotto mandato dell’European Money Markets Institute, mentre quest’ultimo si occupa della supervisione e del controllo delle stime effettuate, in modo da garantirne trasparenza e intuitività.

La formula che il GRSS utilizza per effettuare il calcolo dell’Euribor è molto semplice: innanzitutto, la società opera prima di tutto la media tra i tassi bancari delle banche prese a riferimento (quelle nazionali e quelle primarie), escludendo da questo il 15% del tasso più alto e del tasso più basso, approssimando 3 decimali per assicurare facilità di calcolo. I dati su cui opera il GRSS vengono forniti direttamente dalle banche presse ad oggetto secondo delle tempistiche precise, cioè ogni giorno prima delle 10.45 e nei 15 minuti successivi il calcolo viene convalidato e resta fisso per tutto il giorno.

Sono 18 gli istituti di credito bancario che concorrono a fornire i dati per calcolare l’Euribor nell’Eurozona. Per l’Italia, gli istituti di credito incaricati di questo compito sono Intesa San paolo e il gruppo Unicredit.

Come funziona l’Euribor e a cosa serve

Il tasso Euribor non è unico e ne esistono diversi, uno per ogni periodo che coincide con la scadenza dei depositi interbancari sul mercato. Il più breve è quello a una settimana, mentre il più longevo è quello a 12 mesi.

Il Tasso Euribor serve come punto di riferimento per calcolare i tassi di interesse a breve termine delle banche, ed è utile tanto per i privati quanto per i rapporti intercorrenti fra gli stessi istituti di credito. Per questo motivo, i vari tassi Euribor vengono utilizzati come assicurazione per stipulare finanziamenti a lungo termine tutelando tutte le parti presenti nel processo.

Solitamente, i privati sono interessati soprattutto dal tasso Euribor a 5 mesi, perché viene utilizzato per calcolare in maniera precisa gli interessi scaturenti dalla concessione di mutui ipotecari a tasso fisso o variabile, concorrendo alla determinazione di questa cifra insieme ad altri fattori come lo spread. Quest’ultimo, solitamente, viene aggiunto al tasso Euribor direttamente dalla banca che opera il prestito o il finanziamento tramite una facile somma algebrica.

La diversa durata dei tassi Euribor, in questo senso, da vita anche ad una diversa tempistica di scadenza degli stessi. Le banche utilizzano scadenze da un mese fino a 6, mentre per i mutui le stesse sono rilevate temporalmente in base al periodo di tempo su cui si calcolano le rate.

Quanto è importante l’Euribor nei mutui?

Nel rapporto di mutuo, il tasso Euribor è molto importante perché serve a dare un parametro di riferimento per calcolare la rata del mutuo, soprattutto per quelli stipulati con il tasso variabile. Solitamente, le informazioni necessarie a controllare la fluttuazione del tasso vengono fornite direttamente dalla banca al momento della stipula del mutuo e sono facilmente accessibili in ogni momento.

Il tasso Euribors viene utilizzato anche per calcolare il tasso fisso dei finanziamenti, anche quelli mutuari. In questo la procedura di calcolo è diversa e viene utilizzato anche lo spread. Per prima cosa, bisogna partire dalla durata del mutuo e visualizzare nell’indice di riferimento un tasso in media con le variazioni di mercato. In questo modo, i tassi per la concessione dei mutui sono uniformati praticamente in tutta l’Unione Europea, anche per i Paesi che non aderiscono alla moneta unica.

Infine, l’Euribor viene utilizzato anche per altri prodotti finanziari come i futures e gli swap, scambiati soprattutto sui mercati azionari.

Differenze fra Euribor ed Ester

Nel settore bancario, a volte si sente parlare anche di Ester. Questo indicatore è l’acronimo di Euro Short-Term Rate ed è un supporto per l’Euribor nel caso in cui, per motivi eccezionali, l’indicatore non venga rilevato in tempo in un certo giorno. Viene calcolato con modi analoghi e ha una struttura simile per quanto riguarda le scadenze.

In Commissione Europea, le Istituzioni stanno dialogando sull’opportunità di sostituire l’Euribor con l’Ester soprattutto per motivi relativi ad una maggiore semplicità di calcolo e di disponibilità dei dati.