Quando si provvede alla ristrutturazione della casa, in genere si ha sempre timore di sbagliare qualcosa sotto il profilo amministrativo. Nella giungla dei permessi e delle concessioni, c’è sempre qualche cosa che può sfuggire e che mette molta ansia, come anche si teme che la burocrazia richieda delle tempistiche estremamente lunghe e che di conseguenza non si abbia il tempo di fare tutto.
Ma in realtà nella ristrutturazione della casa non è tutto così complicato come sembra, come si spiegano gli esperti di studiomagnano.it.
Quello che davvero conta è tenere sempre davanti agli occhi i permessi utili per la costruzione e per le procedure burocratiche, permessi e documenti che qui vi elencheremo in modo da permettervi di capire se avete fatto tutto in modo perfetto.
La Legge Madia ha introdotto una semplificazione nel tema per evitare il dilagare di mille permessi e richieste di autorizzazione e snellire le procedure: ad esempio è stata eliminata la CIL, Comunicazione di Inizio Lavori, e oggi diversi interventi sono liberi.
I permessi per la ristrutturazione sono tutti indispensabili ma una volta che li si ha procurati, si può procedere tranquilli e senza timori.
Comunque tenete conto che dovete sempre fare attenzione a rispettare tutte le norme in materia e in caso di dubbi, l’ultima parola non spetta ad internet, ma al vostro comune (infatti ogni comune ha un regolamento edilizio che vale per il territorio, e che può essere anche diverso da quello di altri comuni).
Manutenzione ordinaria
In primo luogo ricordiamo che per gli interventi di manutenzione ordinaria (riparazioni, sostituzione delle finiture, integrazione degli impianti tecnologici, rifacimento dell’impianto elettrico e idraulico, tinteggiatura di pareti, pavimenti…) non è necessaria alcuna autorizzazione. Esse sono e rimangono attività libere.
Manutenzione straordinaria
Le cose stanno diversamente per la manutenzione straordinaria, cioè opere che comportano modifiche e rinnovamenti strutturali degli edifici, che integrano e realizzano i servizi tecnologici ed igienico sanitari.
In questo caso si deve presentare la CIL, che va presentata in comune assieme ai dati dell’impresa che porterà avanti i lavori, e la relazione tecnica che garantisce che si sta lavorando in conformità alle leggi vigenti (e che viene redatta da un tecnico professionista).
In ogni caso per la documentazione richiesta, è sempre bene informarsi presso il comune che può avere delle regole differenti: questo anche per sapere con esattezza quali lavori sono manutenzione straordinaria e quali no.
Restauro e ristrutturazione edilizia
Invece per gli interventi di restauro e di ristrutturazione edilizia in casa (come sono ad esempio la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione di elementi e l’inserimento di nuovi…) bisogna presentare la SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività, introdotta nel 2010.
La SCIA ha validità dal giorno in cui viene presentata.
Il permesso a costruire deve invece essere richiesto quando la ristrutturazione edilizia porti ad un nuovo organismo edilizio del tutto o in parte diverso dal precedente, a modifiche del volume e della sagoma o delle superfici o mutamenti nella destinazione d’uso. Anche in questo caso maggiori chiarimenti possono essere chiesti al comune.